di Giuseppe Vinci
(*) Nato a Palermo il 25 agosto 1952 è Magistrato di lungo corso e di grande esperienza nella lotta alla criminalità organizzata. In magistratura dal giugno 1977. Dopo un biennio in Pretura, a Cattolica Eraclea (AG), è stato trasferito all’Ufficio di Sorveglianza di Palermo dove ha lavorato dal luglio 1980 al dicembre 1984. Nel gennaio 1985 è stato trasferito al Tribunale di Palermo; assegnato all’Ufficio Istruzione Processi Penali, ha fatto parte dello storico pool fondato da Antonino Caponnetto, sulla scia dell’opera di Rocco Chinnici. Ha avuto il privilegio di lavorare con Paolo Borsellino e Giovanni Falcone e ciò fino al febbraio 1991. Trasferito a domanda alla Procura della Repubblica di Palermo, è stato da subito assegnato alla Direzione Distrettuale Antimafia e ciò fino all’agosto 1999. Ha lavorato alle indagini che portarono alla cattura di Leoluca Bagarella, cognato di Totò Riina. Tra i tantissimi processi di mafia di cui si è occupato figura quello per l’omicidio di Boris Giuliano, dirigente della Squadra mobile di Palermo, ucciso dallo stesso Bagarella nel 1979. Inoltre, il Dr. De Francisci ha guidato la Procura della Repubblica di Agrigento, dal 1999 al 2008 e, in seguito, ha ricoperto l’incarico di procuratore aggiunto di Palermo dal 2008 al 2012 e, successivamente, di avvocato generale presso la Procura Generale di Palermo dal 2012 al 2016. Dal 3 marzo 2016 ricopre l’incarico di Procuratore generale di Bologna.
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PREMESSA: Il Dottor Ignazio De Francisci, procuratore generale della Corte d’Appello di Bologna, Socio Onorario e Benemerito dell’Accademia dei Semplici, amato e rispettato da tutti per le sue qualità professionali e umane, dopo 44 anni di onorato servizio in magistratura, ha anticipato di alcuni mesi la data naturale della pensione, per stare più vicino alla sua famiglia e alla sua città di origine. Nei giorni scorsi, prima di svestire la toga da magistrato, ha voluto salutare e ringraziare le Istituzioni locali, per i cinque anni e mezzo di permanenza nella città di Bologna, preoccupato per la carenza di organico che si verrà a creare dal primo di gennaio 2022.
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